Sono sempre più frequenti le richieste di prati a bassa manutenzione.
Seppur siamo specializzati in giardini a bassa manutenzione e seppur questo sia un argomento di fortissimo interesse, dobbiamo fare alcune premesse doverose: il prato (erba) a bassa manutenzione ESISTE ma SOLO a certe condizioni, che non tutti accettano.
Partiamo con il dire che il prato a bassa manutenzione si traduce in 2 tipologie:
- prati di zoysia
- prati di gramigna
Entrambi i prati si prestano moltissimo alla poca irrigazione e a pochi sfalci all’anno (parliamo di 3/4 interventi massimo), il minimo indispensabile se pensi che un prato normale ne richiede dai 20 ai 25, non credi?
Questi prati hanno anche il vantaggio di richiedere un fabbisogno idrico (esclusa la semina) di pochissimi millimetri, perché si arrangiano con quello che trovano.
Una volta fatti germinare e fatti irrobustire per il primo anno, fine! Si arrangiano in autonomia.
Inoltre queste sementi, essendo molto vigorose, colonizzano facilmente il terreno limitando al massimo o azzerando il problema delle erbacce, problema noto per chi è del settore o anche solo per chi ne conosce un minimo gli aspetti.
Tutto bello ma??
C’è un però…
Questi tipi di prati sono formati da macroterme, ossia piante che sono “attive” sopra i 25 gradi circa.
Infatti i prati di zoysia e di gramigna sono verdi mediamente pochi mesi all’anno, dipende molto dalle stagioni, ma in linea generale da fine giugno a metà settembre.
Appena prima e appena dopo questa fase iniziano la fase di pre-dormienza, iniziando a cambiare colore per poi entrare in riposo vegetativo.
Il prato in autunno/inverno e prima parte della primavera sarà totalmente secco ma tranquillo/a…
NON è morto, sta riposando tranquillo per poi riprendere alla grande secondo le proprie caratteristiche agronomiche. Non serve spaventarti.
In sintesi:
i prati di gramigna e zoysia sono sicuramente da tenere in considerazione, senza però dimenticarsi che hanno la caratteristica di avere pochissima manutenzione ma anche di esser verdi pochi mesi all’anno, quelli estivi.
Motivo per il quale vengono apprezzati maggiormente da chi ha seconde case estive o ville usate principalmente d’estate.